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La primavera sboccia a bordo di Persea

“Sbocciano i fiori sbocciano, e danno tutto quel che hanno in libertà”
– Jovanotti

La primavera è un invito. Un invito a rallentare, a respirare più a fondo, a uscire dal torpore invernale per riabbracciare la luce, il vento, l’azzurro. È un richiamo gentile alla vita lenta, quella vera, quella che si muove al ritmo del mare. E così, anche noi di SiamoPod siamo pronti a sbocciare di nuovo.

Dopo l’annullamento, a malincuore, della mini crociera verso Ustica prevista per l’11-13 aprile — rinviata per l’arrivo annunciato di un forte scirocco, perché col mare non si scherza e la sicurezza viene prima di tutto — abbiamo sentito ancora più forte il desiderio di tornare a bordo. Di rispondere alla primavera con nuove occasioni per incontrarci, osservare, imparare e condividere.

Ed eccole qui: tre nuove esperienze di monitoring, ricerca e navigazione a vela a bordo di Persea.

Sabato 19 aprile, ci lasceremo alle spalle la città per una giornata intera nel Golfo di Palermo, scrutando l’orizzonte alla ricerca di pinne e soffi, imparando a riconoscere i cetacei residenti e registrando dati importanti per la loro tutela. Sarà anche l’occasione per condividere un pranzo a bordo, il vento in faccia e storie di mare.

Dal 24 al 26 aprile, torneremo a sognare Ustica. Una nuova mini crociera in programma, questa volta in occasione del ponte del 25 aprile. Tre giorni tra mare aperto, canyon sottomarini e speranze di avvistamento di capodogli e zifi. Navigheremo, studieremo, ci tufferemo in acque fuori stagione e ci perderemo tra le viuzze dell’isola, assaporando la bellezza di ciò che è essenziale.

Mercoledì 1 maggio, festeggeremo la Giornata dei Lavoratori nel modo che più amiamo: lasciando che il mare ci ricordi perché lavoriamo tanto — per poterci concedere momenti come questo. Un’escursione in barca a vela per celebrare la libertà, la semplicità e il valore del tempo condiviso.

In fondo, i fiori sbocciano e danno tutto quel che hanno in libertà.
Lo fa anche il mare, ogni volta che ci regala un incontro.
Lo facciamo anche noi, ogni volta che saliamo a bordo di Persea per creare un nuovo pod.

Monitoring cetacei - Golfo di Palermo

Riempirsi di vento per sentirsi più leggeri

“Vado, ma non so dove arrivo
aspetta e vedrai…
quanto è bello sentirsi leggeri”

Ci sono giorni in cui il mare ci regala incontri indimenticabili, in cui il fiato si spezza per un salto tra le onde di un delfino. E poi ci sono giorni in cui il mare ci insegna qualcos’altro: la forza di fare squadra, la bellezza della navigazione, il rispetto per gli elementi. Sabato 22 marzo è stato uno di quei giorni.

A bordo di Persea, il nostro pod di esploratori del mare ha issato le vele sotto un vento teso di scirocco, che da sud-est soffiava fino a 25 nodi. Una giornata intensa, in cui abbiamo navigato di bolina e al gran lasco, sfidando le raffiche con il coraggio e la determinazione di chi sa che il mare non si comanda, ma si ascolta.

Non abbiamo avvistato cetacei, ma in un certo senso li abbiamo evocati. Perché la forza del gruppo, il sostegno reciproco e la capacità di affrontare insieme l’imprevedibile sono qualità che condividiamo proprio con loro: i cetacei, maestri di socialità e gioco di squadra. Come loro, anche il nuovo equipaggio SiamoPod ha dimostrato complicità, sintonia e voglia di mettersi alla prova, nonostante fosse alle primissime armi con la vela.

Il mare è un maestro severo, e con lui non si scherza. Con un’allerta meteo prevista per il pomeriggio, abbiamo scelto la prudenza e siamo rientrati per ora di pranzo, lasciandoci alle spalle l’orizzonte sferzato dal vento, con la consapevolezza che ogni uscita in mare è un’esperienza da vivere con rispetto e gratitudine.

E poi, c’è quel momento in cui tutto trova il suo senso. Quando le vele si ammainano, i piedi tornano sulla terra ferma e qualcuno ti dice: “Grazie a voi ho gli occhi pieni di bellezza e un’anima più leggera”.

Perché alla fine, è questo che il mare ci insegna: a lasciar andare i pesi, a riempirci di vento per sentirci più leggeri.

E mentre rientravamo in porto, tra spruzzi salati e capelli scompigliati, il ritornello di Ligabue sembrava scritto per noi.

“Leggero… nel vestito migliore,
senza andare lontano, senza andare lontano…”

Avvistamento delfini comuni nel Golfo di Palermo

Delfini Comuni che danzavano sul mare

E il sole batteva su di noi, mentre il vento di ponente gonfiava le vele e ci spingeva verso il largo. La prua di Persea fendava l’acqua, e nell’aria si respirava quella magia che solo il mare sa regalare. 

Poi, all’improvviso, l’incontro.

Un pod di Delfini Comuni ha fatto la sua comparsa nel Golfo di Palermo. Una specie un tempo abbondante nel Mediterraneo, oggi sempre più rara, quasi un’ombra di ciò che era, minacciata da reti fantasma, pesca intensiva e cambiamenti ambientali. Eppure erano lì, davanti a noi, vivi e splendenti sotto la luce del sole.

Per qualche minuto hanno danzato attorno a noi, in quello stato di “Socializing” che caratterizza i momenti di interazione tra loro. Poi, come se ci avessero scelto, hanno iniziato a nuotare in prua, il classico bowriding, regalandoci un attimo di connessione pura con il loro mondo. Siamo rimasti in silenzio, ipnotizzati da quei corpi slanciati che sfioravano l’acqua con una leggerezza perfetta. Era un dono, un frammento di mare che ci veniva affidato, e che avremmo dovuto custodire nel cuore.

Delfini Comuni, eppure così straordinari. Come spesso accade, ciò che chiamiamo comune è in realtà unico, prezioso, irripetibile. Ed è proprio questa consapevolezza che rende un’emozione così forte: l’averli visti, l’averli vissuti, ci ricorda quanto sia importante proteggerli. Perché nessuna specie dovrebbe essere relegata a un ricordo sbiadito, a una nostalgia marina.

Dopo quell’incontro, abbiamo proseguito la navigazione, ancorandoci davanti a Marina di Villa Igea. L’acqua era turchese, limpida come poche volte accade, e il suono dei gabbiani riempiva l’aria. Il pranzo è stato un momento di condivisione, il calice di vino un brindisi silenzioso a ciò che avevamo appena vissuto.

Quando è arrivato il momento di rientrare, il vento ci ha accompagnati in poppa, dolce e costante. Qualcuno della nuova “ciurma” di SiamoPod si è disteso a prua, altri si sono lasciati cullare dal rollio delle onde, e tra le note di “Sfiorivano le viole” di Rino Gaetano, ci siamo lasciati trasportare dalle parole:

“Mentre io aspettavo
I passi delle onde
Che danzavano sul mare a piedi nudi
Come un sogno di follie venduto all’asta.”

Ed è proprio questo che fa il mare: ci porta sogni che troppo spesso rischiano di essere venduti all’asta, cancellati dall’indifferenza. Ma finché continueremo a emozionarci davanti a un incontro così raro, finché lasceremo che quella bellezza ci tocchi nel profondo, allora sapremo che il nostro compito è chiaro: proteggere, custodire, raccontare.

Perché il mare non è solo un luogo. È un sentimento. Ed è una storia che vale la pena difendere.

SiamoPod - monitoraggio cetacei Palermp

Il mare d’inverno: il nostro monitoring cetacei del 1° marzo

Ci sono giornate in cui il mare sembra raccontare una storia diversa, fatta di attese, di vento teso e di orizzonti da scrutare con pazienza. Sabato 1° marzo è stata una di quelle giornate: un cielo nuvoloso si rifletteva sull’acqua, rendendola ancora più profonda, malinconica e affascinante, proprio come nel ritornello de Il mare d’inverno di Loredana Bertè.

A bordo di Persea, insieme a noi c’erano Monica Blasi di Filicudi Wildlife ConservationAndrea Calascibetta di Avvistiamo. Due esperti che hanno dedicato la loro vita alla ricerca e alla tutela dei cetacei, e che ci hanno trasmesso la loro esperienza, arricchendo la nostra navigazione con nozioni scientifiche e racconti di mare.

Abbiamo issato le vele e lasciato che il vento, costante tra i 16 e i 20 nodi, ci spingesse verso il Golfo di Mondello. Navigare in queste condizioni è un’emozione unica: la barca inclinata sull’acqua, il rumore delle onde che si frangono sulla prua, il cielo che sembra fondersi con il mare. Non si trattava solo di un’uscita di monitoraggio, ma di un’esperienza che unisce la passione per la navigazione a vela con la ricerca scientifica.

E come sempre, tra un’osservazione e l’altra, ci siamo concessi momenti di convivialità, gustando dell’ottimo cibo e condividendo racconti. A bordo c’era anche Paciko, il cane inseparabile di Monica, che con la sua tranquillità sembrava riflettere lo spirito del mare: silenzioso, paziente, in perfetta sintonia con la sua compagna di viaggio.

L’avvistamento tanto atteso è arrivato, ma è stato un battito di ciglia: una stenella è apparsa per un istante, un lampo argentato tra le onde, per poi sparire nel blu profondo. Un incontro fugace, ma sufficiente a far battere forte il cuore e a ricordarci che il mare non regala certezze, ma attimi irripetibili.

Siamo rientrati in porto verso ora di pranzo, con quella sensazione sospesa di chi sarebbe rimasto ancora in mare, a lasciarsi cullare dalle onde, a scrutare l’orizzonte nella speranza di un nuovo incontro. Il mare d’inverno ha un fascino tutto suo, malinconico ma intenso, e chi lo ama sa che non basta una giornata per saziarsene.

Ogni uscita con SiamoPod è questo: un equilibrio perfetto tra scoperta, ricerca e passione per il mare. Non si tratta solo di avvistare cetacei, ma di imparare a sentire il respiro del mare, a vivere la vela e a condividere momenti unici con persone che, anche se diverse, alla fine diventano parte dello stesso pod.

ll mare chiama sempre, e noi siamo pronti ad ascoltarlo.

Workshop - La Sicilia e i suoi Giganti del Mare

Innescare trasformazioni, è una questione di chimica

Cosa succede quando ricerca scientifica, chimica e passione per il mare si incontrano? Nasce un evento come La Sicilia e i suoi Giganti del Mare, un workshop unico che ha riunito esperti, appassionati e creativi con un obiettivo comune: conoscere e proteggere i cetacei del Mar Mediterraneo.

L’atmosfera da Magnisi Studio era carica di entusiasmo e voglia di condivisione. Gli occhi dei partecipanti brillavano di curiosità mentre Laura Pintore di WWF Travel ci trasportava nel mondo dei cetacei residenti nel Mediterraneo e delle crociere di ricerca a bordo delle Vele del Panda. La possibilità di affiancare i ricercatori in mare, di osservare cetacei nel loro habitat naturale, ha acceso sogni e nuove consapevolezze in chi ascoltava.

Poi è stata la volta di Monica Blasi, del centro Filicudi Wildlife Conservation, che ha raccontato il minuzioso lavoro di monitoraggio dei capodogli alle Eolie. La passione con cui descriveva le sue esperienze ha emozionato tutti, facendo emergere la straordinaria connessione tra uomo e natura. Sapere che ogni dato raccolto contribuisce alla protezione di questi giganti del mare ha reso ancora più tangibile l’importanza di questo lavoro.

A seguire, Andrea Calascibetta di Avvistiamo ha parlato con grande coinvolgimento dell’importanza del codice di condotta per gli avvistamenti. Vedere un cetaceo in mare è un’emozione unica, ma sapere come comportarsi per non disturbarli è fondamentale. Le sue parole hanno reso consapevoli i partecipanti di quanto sia delicato e prezioso ogni incontro.

Infine, Dario Scalia di Plastic Free ha affrontato una delle minacce più gravi per i nostri mari: l’inquinamento da plastica e microplastica. Un tema che ha toccato profondamente i presenti, rendendo evidente che la tutela dei cetacei passa anche attraverso le nostre scelte quotidiane.

Dopo un’intensa sessione di apprendimento e scambio, è arrivato il momento di concedersi una pausa tra chiacchiere, calici di ottimo vino Tasca d’Almerita e i deliziosi pezzi di rosticceria mignon di Tuppulia. Un momento di convivialità che ha reso l’atmosfera ancora più leggera e partecipativa, preparando il terreno per la fase più creativa della serata.

Il culmine dell’evento è stata la challenge interattiva di Chiara Fici di Tinte Vive. Armati di acquerelli organici estratti dal cavolo cappuccio, i partecipanti hanno completato i disegni di cinque specie di cetacei: tursiope, stenella, zifio, capodoglio, grampo e balenottera comune. Ogni squadra, oltre a dipingere, ha creato e recitato una breve storia su una delle minacce che questi giganti del mare affrontano ogni giorno. L’energia e il divertimento erano palpabili: tra risate, mani sporche di colore e interpretazioni coinvolgenti, il workshop si è trasformato in un’esperienza unica di apprendimento attivo.

E poi, nei giorni successivi, è accaduta una piccola magia: il colore degli acquerelli si è trasformato. Una reazione naturale, chimica, che ci ha ricordato quanto tutto sia connesso. 

Proprio come nelle interazioni tra cetacei in mare, dove è questione di chimica se un individuo decide di unirsi a un pod, così anche noi, con SiamoPod, vogliamo accendere quella scintilla nelle persone. Creare connessioni, ispirare e sensibilizzare, perché ogni piccolo gesto, ogni storia raccontata, ogni incontro può generare un cambiamento, esattamente come la natura trasforma i suoi colori.

La Sicilia e i suoi Giganti del Mare non è stato solo un evento, ma un’esperienza che ha mostrato come, facendo rete, si possano unire conoscenza, creatività e impegno per la salvaguardia del nostro mare. 

Perché, proprio come i cetacei formano un pod, anche noi, unendo le forze, possiamo fare la differenza: è una questione di chimica.

Cover la Girovaga

Un mare di creatività: l’arte di Chiara “La Girovaga”

Nel mare aperto, gli incontri avvengono spesso per caso. Due cetacei, magari di specie diverse, si incrociano nel blu, si studiano, nuotano fianco a fianco e, se l’intesa è giusta, scelgono di viaggiare insieme. Così è nato anche il nostro incontro con Chiara Fici, in arte La Girovaga.

Tutto è iniziato con un messaggio su Instagram. Chiara ci ha scritto con la timidezza e la grazia di uno zifio, quel cetaceo che si muove silenzioso nelle profondità marine. Ci ha mostrato i suoi incredibili acquerelli dedicati ai cetacei, dipinti esclusivamente con colori naturali estratti da elementi ispirati all’acqua e alla bellezza dei Giganti del Mare.

Ci siamo subito innamorati della sua arte e abbiamo capito che Chiara doveva entrare a far parte del nostro pod. Quando finalmente ci siamo incontrati, abbiamo condiviso le stesse passioni: il mare, la natura, la creatività. Ed è stato chiaro che la challenge del nostro workshop “La Sicilia e i suoi Giganti del Mare” dovesse essere costruita attorno alla sua visione artistica.

La sua proposta era semplice ma potente: coinvolgere i partecipanti in un’esperienza creativa unica, dove arte e natura si fondono. Le squadre dovranno completare un disegno di Chiara, utilizzando esclusivamente acquerelli naturali.

Un’attività che non è solo una sfida artistica, ma un modo per entrare in connessione con il mare, proprio come fanno i cetacei tra loro quando scelgono di unirsi in un pod.

Dipingere con colori estratti dalla natura significa anche rallentare, osservare, riscoprire la bellezza della semplicità. È un gesto che racchiude rispetto per l’ambiente e la voglia di raccontarlo attraverso nuove forme di espressione.

Questo incontro ci ha insegnato che, proprio come i cetacei trovano forza nella loro comunità, anche noi possiamo creare qualcosa di speciale quando uniamo le nostre passioni. E ora siamo pronti a condividere questa esperienza con tutti i partecipanti del workshop.

Non vediamo l’ora di vedere le vostre opere prendere vita. 

Unitevi al pod, immergetevi in un mare di creatività.

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La Sicilia e i suoi Giganti del Mare: un evento per fare rete e proteggere il Mediterraneo

Il mare è connessione. Lo sanno bene i cetacei, che formano pod anche con specie diverse, creando reti sociali che garantiscono la sopravvivenza e l’equilibrio dell’ecosistema marino.

Allo stesso modo, l’evento “La Sicilia e i suoi Giganti del Mare”, che si terrà il 26 febbraio da Magnisi Studio, nasce con l’obiettivo di unire realtà diverse che da anni si occupano di ricerca, tutela e divulgazione scientifica in Sicilia e nel Mar Mediterraneo.

Perché proteggere il Mare Nostrum significa prima di tutto fare rete, condividere conoscenze e costruire strategie comuni.

SiamoPod ha voluto creare un’occasione di confronto tra esperti, associazioni e appassionati del mare, per approfondire le sfide che i cetacei affrontano ogni giorno, come la pesca accidentale, la plastica e l’inquinamento acustico. 

Monica Blasi, fondatrice di Filicudi Wildlife Conservation, ci guiderà alla scoperta delle attività di ricerca condotte alle Eolie da più di vent’anni; Laura Pintore, responsabile Megafauna Marina del WWF, interverrà da remoto per raccontare le attività di tutela di WWF Travel, con il progetto Le Vele del Panda, e spiegare come il turismo sostenibile possa diventare un mezzo di conservazione; Andrea Calascibetta, dell’associazione Avvistiamo, parlerà dell’importanza della raccolta dati e delle attività di monitoring svolte nel golfo di Palermo, mentre Dario Scalia, vice referente regionale di Plastic Free, affronterà il problema dell’inquinamento da plastica e microplastica nei nostri mari.

Oltre alla divulgazione, il workshop offrirà un’esperienza interattiva con una Challenge: i partecipanti, divisi in squadre, analizzeranno le principali minacce che gravano sui cetacei e proporranno soluzioni concrete. Inoltre, si cimenteranno in un’attività di pittura con acquerelli realizzati esclusivamente con estratti naturali, come caffè, olio e curcuma, tutti a tema cetacei, grazie all’artista Chiara Fici.

Il team vincitore avrà la possibilità di partecipare gratuitamente a un’escursione in barca a vela nel Golfo di Palermo, con SailAway Sicilia, per vivere in prima persona un’attività di monitoraggio e raccolta dati.

SiamoPod è anche questo: una community che vuole creare connessioni, fare divulgazione e mettere in rete chi crede nella protezione del Mediterraneo. 

Non perdere l’occasione di essere parte del cambiamento.
> LINK EVENTO

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Com’è profondo il mare: le prime attività di monitoring di SiamoPod

Il mare non ha fretta. Respira con il vento, si increspa con le onde e si distende nella bonaccia.


Nei primi quattro weekend di monitoring, tra gennaio e febbraio, abbiamo imparato a seguirne i ritmi, a rispettarne i silenzi e a lasciarci sorprendere dai suoi incontri.
Abbiamo navigato nel Golfo di Palermo, su Persea, la nostra barca a vela, con condizioni sempre diverse: giornate di vento e onda che rendevano ogni spostamento un’avventura e momenti di mare piatto, in cui il Mare Nostrum sembrava trattenere il respiro.


E poi, sono arrivati loro. Due incontri, due storie diverse. Il primo avvistamento ci ha regalato un gruppo di tursiopi in socializing: curiosi, giocosi, disposti a condividere con noi un pezzo del loro viaggio. Per minuti lunghissimi, ci hanno accompagnato in bowriding, nuotando a prua e lasciandosi trasportare dalle onde della barca, come se fossimo parte dello stesso pod.
Occhi negli occhi con il mare, in un dialogo silenzioso fatto di leap, bow e change direction.

Il secondo incontro è stato più discreto, più distante, ma altrettanto affascinante. Questa volta i delfini erano in feeding, intenti a cacciare, concentrati sul loro ruolo di predatori. Osservarli da lontano, senza interferire, è stata una lezione di rispetto: il mare ci accoglie, ma impone le sue regole.

A bordo, l’atmosfera era quella giusta. La citizen science è collaborazione, condivisione, voglia di capire e imparare. Tra osservazioni e raccolta dati, non sono mancati i momenti di pausa, un calice di vino in mano e le prelibatezze che ogni ospite ha voluto portare, come un piccolo tributo a questa esperienza collettiva.

E il ritorno, sempre al tramonto, con il sole che si scioglie nel mare e le note di Com’è profondo il mare di Lucio Dalla a fare da colonna sonora.

Perché il mare è profondo, sì. Non solo per la sua vastità, ma per tutto quello che ci insegna ogni volta che ci perdiamo nel suo orizzonte.

Ed è proprio lì che vogliamo continuare a navigare, unendo sempre più persone a questo viaggio di scoperta e tutela.