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Un mare di creatività: l’arte di Chiara “La Girovaga”

Nel mare aperto, gli incontri avvengono spesso per caso. Due cetacei, magari di specie diverse, si incrociano nel blu, si studiano, nuotano fianco a fianco e, se l’intesa è giusta, scelgono di viaggiare insieme. Così è nato anche il nostro incontro con Chiara Fici, in arte La Girovaga.

Tutto è iniziato con un messaggio su Instagram. Chiara ci ha scritto con la timidezza e la grazia di uno zifio, quel cetaceo che si muove silenzioso nelle profondità marine. Ci ha mostrato i suoi incredibili acquerelli dedicati ai cetacei, dipinti esclusivamente con colori naturali estratti da elementi ispirati all’acqua e alla bellezza dei Giganti del Mare.

Ci siamo subito innamorati della sua arte e abbiamo capito che Chiara doveva entrare a far parte del nostro pod. Quando finalmente ci siamo incontrati, abbiamo condiviso le stesse passioni: il mare, la natura, la creatività. Ed è stato chiaro che la challenge del nostro workshop “La Sicilia e i suoi Giganti del Mare” dovesse essere costruita attorno alla sua visione artistica.

La sua proposta era semplice ma potente: coinvolgere i partecipanti in un’esperienza creativa unica, dove arte e natura si fondono. Le squadre dovranno completare un disegno di Chiara, utilizzando esclusivamente acquerelli naturali.

Un’attività che non è solo una sfida artistica, ma un modo per entrare in connessione con il mare, proprio come fanno i cetacei tra loro quando scelgono di unirsi in un pod.

Dipingere con colori estratti dalla natura significa anche rallentare, osservare, riscoprire la bellezza della semplicità. È un gesto che racchiude rispetto per l’ambiente e la voglia di raccontarlo attraverso nuove forme di espressione.

Questo incontro ci ha insegnato che, proprio come i cetacei trovano forza nella loro comunità, anche noi possiamo creare qualcosa di speciale quando uniamo le nostre passioni. E ora siamo pronti a condividere questa esperienza con tutti i partecipanti del workshop.

Non vediamo l’ora di vedere le vostre opere prendere vita. 

Unitevi al pod, immergetevi in un mare di creatività.

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La Sicilia e i suoi Giganti del Mare: un evento per fare rete e proteggere il Mediterraneo

Il mare è connessione. Lo sanno bene i cetacei, che formano pod anche con specie diverse, creando reti sociali che garantiscono la sopravvivenza e l’equilibrio dell’ecosistema marino.

Allo stesso modo, l’evento “La Sicilia e i suoi Giganti del Mare”, che si terrà il 26 febbraio da Magnisi Studio, nasce con l’obiettivo di unire realtà diverse che da anni si occupano di ricerca, tutela e divulgazione scientifica in Sicilia e nel Mar Mediterraneo.

Perché proteggere il Mare Nostrum significa prima di tutto fare rete, condividere conoscenze e costruire strategie comuni.

SiamoPod ha voluto creare un’occasione di confronto tra esperti, associazioni e appassionati del mare, per approfondire le sfide che i cetacei affrontano ogni giorno, come la pesca accidentale, la plastica e l’inquinamento acustico. 

Monica Blasi, fondatrice di Filicudi Wildlife Conservation, ci guiderà alla scoperta delle attività di ricerca condotte alle Eolie da più di vent’anni; Laura Pintore, responsabile Megafauna Marina del WWF, interverrà da remoto per raccontare le attività di tutela di WWF Travel, con il progetto Le Vele del Panda, e spiegare come il turismo sostenibile possa diventare un mezzo di conservazione; Andrea Calascibetta, dell’associazione Avvistiamo, parlerà dell’importanza della raccolta dati e delle attività di monitoring svolte nel golfo di Palermo, mentre Dario Scalia, vice referente regionale di Plastic Free, affronterà il problema dell’inquinamento da plastica e microplastica nei nostri mari.

Oltre alla divulgazione, il workshop offrirà un’esperienza interattiva con una Challenge: i partecipanti, divisi in squadre, analizzeranno le principali minacce che gravano sui cetacei e proporranno soluzioni concrete. Inoltre, si cimenteranno in un’attività di pittura con acquerelli realizzati esclusivamente con estratti naturali, come caffè, olio e curcuma, tutti a tema cetacei, grazie all’artista Chiara Fici.

Il team vincitore avrà la possibilità di partecipare gratuitamente a un’escursione in barca a vela nel Golfo di Palermo, con SailAway Sicilia, per vivere in prima persona un’attività di monitoraggio e raccolta dati.

SiamoPod è anche questo: una community che vuole creare connessioni, fare divulgazione e mettere in rete chi crede nella protezione del Mediterraneo. 

Non perdere l’occasione di essere parte del cambiamento.
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Com’è profondo il mare: le prime attività di monitoring di SiamoPod

Il mare non ha fretta. Respira con il vento, si increspa con le onde e si distende nella bonaccia.


Nei primi quattro weekend di monitoring, tra gennaio e febbraio, abbiamo imparato a seguirne i ritmi, a rispettarne i silenzi e a lasciarci sorprendere dai suoi incontri.
Abbiamo navigato nel Golfo di Palermo, su Persea, la nostra barca a vela, con condizioni sempre diverse: giornate di vento e onda che rendevano ogni spostamento un’avventura e momenti di mare piatto, in cui il Mare Nostrum sembrava trattenere il respiro.


E poi, sono arrivati loro. Due incontri, due storie diverse. Il primo avvistamento ci ha regalato un gruppo di tursiopi in socializing: curiosi, giocosi, disposti a condividere con noi un pezzo del loro viaggio. Per minuti lunghissimi, ci hanno accompagnato in bowriding, nuotando a prua e lasciandosi trasportare dalle onde della barca, come se fossimo parte dello stesso pod.
Occhi negli occhi con il mare, in un dialogo silenzioso fatto di leap, bow e change direction.

Il secondo incontro è stato più discreto, più distante, ma altrettanto affascinante. Questa volta i delfini erano in feeding, intenti a cacciare, concentrati sul loro ruolo di predatori. Osservarli da lontano, senza interferire, è stata una lezione di rispetto: il mare ci accoglie, ma impone le sue regole.

A bordo, l’atmosfera era quella giusta. La citizen science è collaborazione, condivisione, voglia di capire e imparare. Tra osservazioni e raccolta dati, non sono mancati i momenti di pausa, un calice di vino in mano e le prelibatezze che ogni ospite ha voluto portare, come un piccolo tributo a questa esperienza collettiva.

E il ritorno, sempre al tramonto, con il sole che si scioglie nel mare e le note di Com’è profondo il mare di Lucio Dalla a fare da colonna sonora.

Perché il mare è profondo, sì. Non solo per la sua vastità, ma per tutto quello che ci insegna ogni volta che ci perdiamo nel suo orizzonte.

Ed è proprio lì che vogliamo continuare a navigare, unendo sempre più persone a questo viaggio di scoperta e tutela.